giovedì 10 dicembre 2015

Marchi +2: agevolazioni per la registrazione all'estero

Marchi +2 - Foto di Alberto Cardino (Duomo e Battistero di Parma)
 Foto di Alberto Cardino (Duomo e Battistero di Parma)

Il bando Marchi +2, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) e da +Unioncamere e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 3/11/2015, prevede l'erogazione di agevolazioni a beneficio di PMI singole titolari o utilizzatrici di un marchio, o di più PMI contitolari di un unico marchio, per l'acquisto di servizi specialistici finalizzati all'estensione del medesimo marchio all'estero. L'agevolazione prevista dal bando Marchi +2 consiste in un contributo a fondo perduto fino ad un importo massimo di € 20.000 per impresa, con l'obiettivo di sostenere la registrazione di marchi comunitari presso l'Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno (+OAMITubes) e/o di marchi internazionali presso l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (+WIPO).
Le PMI beneficiarie devono aver almeno depositato la domanda di registrazione del marchio a livello nazionale. Sono ammissibili alle agevolazioni di Marchi +2 le spese, sostenute a partire dal 1/02/2015 e comunque prima della data di presentazione domanda, relative a progettazione, assistenza al deposito del marchio, ricerche di anteriorità, assistenza legale, tasse di deposito. Il contributo può raggiungere la percentuale massima dell'80% delle spese ammissibili, che sale al 90% nei casi di registrazione del marchio negli USA o in Cina.


Le domande sul bando Marchi +2 devono essere presentate "a sportello" a partire dal 1 Febbraio 2016, fino ad esaurimento delle risorse.  


Sommario Scheda Marchi +2


1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Requisiti soggettivi
6. Spese ammissibili
7. Tipologia e misura dell'agevolazione
8. Presentazione e valutazione delle domande
9. Erogazione
10. Riferimenti sul web


lunedì 30 novembre 2015

Nuove imprese giovanili o femminili

Nuove imprese - Fonte dell'immagine: Invitalia
Nuove imprese - Fonte dell'immagine: Invitalia

Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.

Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)


Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari
4. Iniziative ammissibili
5. Spese ammissibili
6. Spese non ammissibili
7. Tipologia e misura dell'aiuto
8. Presentazione e valutazione delle domande
9. Criteri di valutazione
10. Erogazione
11. Vita minima dell'impresa
12. Riferimenti sul web


venerdì 13 novembre 2015

Carnevali storici: contributi per manifestazioni turistiche

Carnevali storici - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino (Sbandieratori nel Giardino Ducale di Parma)

Il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo sostiene l'organizzazione di carnevali storici nell'ambito della tradizione italiana al fine di aumentare l'attrattività turistica dei territori. Le manifestazioni carnevalesche oggetto di finanziamento ministeriale devono avere una storia documentata di almeno 20 edizioni ed essere attinenti alla storia dei territori.
Il contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 50% della quota in carico al beneficiario, è destinato a Comuni od altri enti pubblici, fondazioni, associazioni od altri organismi senza scopo di lucro per l'organizzazione e la promozione dei carnevali storici. Sono ammissibili al finanziamento le spese di personale dedicato ai carnevali storici, di acquisto di strumenti, software e licenze e, fino al 10% del totale, di consulenza per la progettazione e lo sviluppo delle manifestazioni. 
Tra i criteri di valutazione dei progetti, figura la partecipazione a programmi od iniziative internazionali come Europa Creativa, UNESCO, ecc.

Scadenza per la presentazione delle domande: 7 Dicembre 2015


Sommario Scheda Carnevali Storici


1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Oggetto di sostegno
5. Beneficiari
6. Spese ammissibili
7. Tipologia ed intensità dell'aiuto
8. Criteri di valutazione
9. Presentazione delle domande
10. Erogazione
11. Riferimenti sul web

Digital for Social: Fondazione Vodafone sostiene il Terzo Settore




La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.

Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015


Sommario scheda Digital for Social

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Oggetto di agevolazione
6. Spese ammissibili
7. Spese escluse
8. Tipologia e misura dell'agevolazione
9. Presentazione e valutazione delle domande
10. Erogazione
11. Riferimenti sul web


mercoledì 21 ottobre 2015

Il fisco per la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese

D.Lgs. crescita e internazionalizzazione - Foto di Alberto Cardino: Parma, Ponte delle Nazioni
Foto di Alberto Cardino: Parma, Ponte delle Nazioni

Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni,  tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.

Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.

Sommario

1. Riferimenti normativi

2. Obiettivi generali

3. Misure per la crescita e l'internazionalizzazione

3.1. Accordi fiscali preventivi
3.2. Interpello sui nuovi investimenti
3.3. Branch exemption3.4. Rientro in Italia di capitale umano qualificato

4. Riferimenti sul web


Patent Box: sgravi fiscali per valorizzazione di marchi e brevetti

Patent Box - Foto di Alberto Cardino al Museo CSAC di Parma
Foto di Alberto Cardino al Museo CSAC di Parma

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 244 del 20-10-2015 è stata comunicata la pubblicazione, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, del Decreto MISE-MEF 30 Luglio 2015 di attuazione del regime opzionale di tassazione in presenza di redditi da utilizzo di opere d'ingegno, denominato "Patent Box" ed introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014, art. 1, commi 37-45).
Per beneficiare dello sgravio fiscale, occorre essere una impresa (anche residente all'estero, ma comunque presente in Italia) che, direttamente o in licenza da terzi, svolga attività di valorizzazione - ricerca, design, sviluppo, ideazione, test, studi, promozione - di beni immateriali quali software, brevetti, marchi (anche collettivi), disegni e modelli, informazioni aziendali tutelabili.

L'agevolazione consiste, nel caso di utilizzo diretto del bene immateriale, nella deduzione dal reddito di un importo calcolato a partire dal "contributo economico" (figurativo) derivante dalla valorizzazione dello stesso bene.
Alla "quota di reddito agevolabile", calcolata come frazione del suddetto contributo economico tendente a 1 all'aumentare del peso dei "costi qualificati" per la valorizzazione del bene immateriale - sostenuti, nell'anno in corso e nei 3 precedenti, direttamente o tramite enti di ricerca o start-up innovative, ecc. -, è applicata una percentuale del 30% (per il 2015), del 40% (2016) e del 50% (a regime dal 2017) che corrisponde, quindi, all'ammontare della deduzione a beneficio dell'impresa.

Nel caso di concessione in uso del bene immateriale, il reddito a cui applicare le suddette percentuali corrisponde ai relativi canoni al netto dei costi diretti ed indiretti.

Per i soli periodi 2015 e 2016, per fruire dello sgravio occorre inviare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate secondo modalità ancora da definirsi da parte della medesima Agenzia. A partire dal 2017, tale comunicazione avverrà in sede di dichiarazione dei redditi

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari
4. Beni immateriali ammissibili
5. Attività oggetto di agevolazione
6. Determinazione del reddito derivante dal bene immateriale
7. Determinazione della "quota di reddito agevolabile"
8. Tipologia e misura della agevolazione
9. Durata
10. Presentazione delle domande
11. Riferimenti sul web

mercoledì 14 ottobre 2015

Progetti sperimentali: contributi 2015 per associazioni di promozione sociale

Progetti sperimentali 2015: foto di Alberto Cardino (Parma)
Foto di Alberto Cardino (Parma)

Il Ministero del Lavoro sostiene, attraverso il bando 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 238 del 13/10/2015, la realizzazione di progetti sperimentali e di iniziative (rivolte soprattutto ad associati con età non superiore a 30 anni) di formazione e per la informatizzazione presentati da associazioni di promozione sociale iscritte nel Registro nazionale o regionale ex Legge n. 383/2000, in forma singola o in partenariato fra loro (da perfezionare in caso di ammissione della domanda), eventualmente in collaborazione con altri enti privati e/o con enti pubblici.
I progetti sperimentali devono riguardare almeno uno dei seguenti ambiti prioritari per l'anno 2015: inclusione disabili, cittadinanza attiva dei giovani, pari opportunità, solitudine degli anziani, integrazione immigrati di seconda generazione, impiego irregolare di stagionali, conciliazione vita - lavoro, dipendenza, recupero detenuti, corretti stili di vita, patrimonio culturale e ambientale, tutela dei beni di comunità, legalità. 
Sono ammissibili al sostegno ministeriale, in forma di contributo a fondo perduto pari all'80% dei costi totali (che non devono superare la soglia di Euro 150.000 per progetti di formazione / informatizzazione e di Euro 200.000 per progetti sperimentali), le spese di personale, di progettazione, di acquisto di attrezzature, materiali didattici e di consumo, di affidamento a terzi di attività specialistiche e, in quota parte, i costi generali.

Presentazione delle domande dal sito www.direttiva383.it entro le ore 12:00 del 10 Novembre 2015


Sommario Scheda Progetti Sperimentali 2015

1. Riferimenti normativi

2. Obiettivi

3. Risorse disponibili

4. Ambiti di intervento

5. Beneficiari

6. Collaborazioni

7. Durata dei progetti

8. Spese ammissibili

9. Tipologia e misura della agevolazione

10. Presentazione delle domande

11. Criteri di priorità

12. Erogazione

13. Riferimenti sul web

lunedì 5 ottobre 2015

Economia sociale: sostegno a imprese e cooperative

Economia sociale: nuovo regime di aiuto - Foto di Alberto Cardino (Lavarone)
Foto di Alberto Cardino (Lavarone)

Con Decreto 3/07/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26/09/2015, il Ministero dello Sviluppo Economico arriva a disciplinare un nuovo regime di aiuto, appositamente dedicato alla nascita ed allo sviluppo di #imprese operanti negli ambiti della cosiddetta #economia #sociale.
I beneficiari delle agevolazioni, la cui operatività attende la pubblicazione di almeno tre provvedimenti attuativi, sono le #imprese #sociali (in forma di società), le #cooperative_sociali (e relativi consorzi) e le società cooperative con qualifica di #ONLUS. Il requisito che questi soggetti devono rispettare per accedere ai sostegni all'economia sociale consiste nell'aver già ottenuto, alla data di presentazione della domanda, una delibera di #finanziamento del proprio #programma di #investimenti da parte di una #Banca finanziatrice. 
Il suddetto programma deve essere di entità compresa fra Euro 200.000 e 10.000.000 e può comprendere l'acquisto di suolo aziendale (max 10%), #fabbricati (e/o #ristrutturazioni), #macchinari, #software, #brevetti, #licenze e #marchi, #formazione, #consulenze specialistiche, oneri di legge, #certificazioni. Le #agevolazioni per l'economia sociale consistono in un finanziamento a tasso #agevolato in regime #de_minimis, di durata non superiore a 15 anni, e in un eventuale #contributo aggiuntivo non rimborsabile a copertura parziale delle spese.

La partenza delle misure di aiuto all'economia sociale dipende dalla pubblicazione, che avverrà solo a seguito della relativa assegnazione di risorse da parte del CIPE, di due Decreti attuativi e di un provvedimento del MISE di apertura dei termini per la presentazione delle domande, le quali saranno valutate a sportello.

Sommario

1. Riferimenti normativi

2. Obiettivi

3. Beneficiari

4. Requisiti soggettivi

5. Oggetto di agevolazione

6. Spese ammissibili

7. Spese escluse

8. Tipologia e misura dell'agevolazione

9. Fonti di finanziamento

10. Disciplina attuativa del nuovo regime di aiuto

11. Requisiti delle Banche finanziatrici

12. Presentazione e valutazione delle domande

13. Erogazione

14. Riferimenti sul web 


sabato 26 settembre 2015

Brevetti+2: incentivi per valorizzazione

Brevetti +2 - Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015Brevetti +2 - Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015

Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015

L'Avviso Brevetti +2 promuove la valorizzazione economica dei brevetti da parte delle PMI, attraverso la concessione di incentivi per l'acquisto di servizi specialistici. I beneficiari della misura Brevetti +2, gestita da Invitalia per conto dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del Ministero dello Sviluppo Economico, sono micro, piccole e medie imprese titolari o licenziatarie di un brevetto oppure di una domanda di brevetto nazionale, europeo o internazionale o di un accordo di acquisto o di licenza del medesimo, tutti rilasciati dopo il 1/01/2013 (1/01/2012 per gli spin-off universitari / accademici).
Sono ammissibili le spese per acquisto di servizi specialistici relativi a industrializzazione e ingegnerizzazione, organizzazione / sviluppo e trasferimento tecnologico (i soli spin-off universitari / accademici possono fruire anche di un contributo per l'acquisto del brevetto). Ai progetti ammessi alla misura Brevetti +2 è concesso un contributo a fondo perduto fino all'80% della spesa ammissibile (100% in caso di spin-off) e per un importo massimo di Euro 140.000.

Le domande sul bando Brevetti +2, che saranno valutate in ordine cronologico di presentazione telematica, possono essere presentate a partire dal 6/10/2015


Sommario Scheda Brevetti +2

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Spese ammissibili
6. Tipologia ed entità della agevolazione
7. Presentazione delle domande
8. Tempi e criteri di valutazione
9. Erogazione del contributo
10. Riferimenti sul web

lunedì 21 settembre 2015

Disagio giovanile e droghe: bando per progetti di prevenzione e contrasto


Bando disagio giovanile - Foto di Alberto Cardino (Sanremo)
Foto di Alberto Cardino (Sanremo)

I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.

Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015

Sommario Scheda Bando disagio giovanile / droghe

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Ambiti di intervento
5. Destinatari diretti dei progetti
6. Soggetti proponenti
7. Spese ammissibili
8. Tipologia ed entità della agevolazione
9. Presentazione domande
10. Criteri di valutazione
11. Durata del progetto
12. Erogazione del contributo
13. Riferimenti sul web

venerdì 18 settembre 2015

RSI: premio RER per la Responsabilità Sociale d'Impresa

RSI: premio RER responsabilità sociale - Foto di Alberto Cardino: affresco basilica di S.Andrea, Mantova
Foto di Alberto Cardino: affresco basilica di S.Andrea, Mantova

La Regione Emilia-Romagna promuove la cultura della Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI) attraverso la premiazione di buone pratiche replicabili, presentate da singole imprese, associazioni, consorzi e reti di imprese, Comuni e loro associazioni, aventi ad oggetto attività avviate da almeno 12 mesi in tema di trasparenza, benessere dei dipendenti, conciliazione, pari opportunità, green, consumatori, relazione con la comunità locale. Saranno premiate 4 imprese singole, 3 associazioni/consorzi/reti e 3 Comuni/Città metropolitane/Unioni di Comuni. La Regione si riserva di concedere ai premiati un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute dagli stessi per l'implementazione e diffusione del progetto di RSI: costi di promozione, certificazioni, materiale di comunicazione, consulenze. Il contributo può variare fra Euro 10.000 (per le imprese singole) ed Euro 15.000 (per associazioni/reti/consorzi o Comuni/Unioni). I progetti già in fase avanzata di realizzazione possono concorrere, senza diritto di contributo, ad una "menzione speciale".

Scadenza presentazione domande: 15 ottobre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Oggetto di valutazione
6. Numero di premiati
7. Tipologia ed intensità dell'aiuto
8. Spese ammissibili al contributo
9. Progetti sezione speciale RSI
10. Presentazione delle domande
11. Criteri di valutazione
12. Tempi di valutazione
13. Erogazione del contributo
14. Riferimenti sul web

giovedì 10 settembre 2015

Volontariato: Bando 2015 per progetti sperimentali

Progetti sperimentali volontariato - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il bando 2015 per il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri ex Legge n. 266/91 e costituite da almeno 2 anni. I progetti sperimentali oggetto di finanziamento - promossi singolarmente o (con punteggio più alto) in collaborazione con altri soggetti pubblici (scuole, università, ecc.) e/o privati (altre organizzazioni di volontariato, terzo settore, imprese, gruppi informali, ecc.) - devono rientrare in un massimo di tre dei seguenti ambiti prioritari: cultura del volontariato, cittadinanza attiva, non discriminazione, reinserimento soggetti svantaggiati, esclusione sociale, tutela del territorio, sostegno a distanza, volontariato d'impresa. 
Il contributo pubblico, di importo pari al 90% del costo complessivo, è destinato a finanziare spese - di ammontare non superiore ad Euro 30.000 - di personale interno e/o esterno, compresa la progettazione (max 20%), di acquisto/noleggio attrezzature e materiali didattici (max 25%) e costi generali (in quota parte). Il restante 10% dei costi è a carico dell'organizzazione di volontariato: contributi dei soci, donazioni, attività di volontari, cofinanziamento di terzi, ecc.

Scadenza per la presentazione domande: 21 Settembre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse finanziarie
4. Beneficiari
5. Interventi ammissibili
6. Spese ammissibili
7.Tipologia e misura dell'agevolazione
8. Presentazione delle domande
9. Criteri di priorità
10. Erogazione del contributo
11. Riferimenti sul web

mercoledì 2 settembre 2015

Processi di partecipazione: bando RER per soggetti pubblici e privati

Bando RER Processi di partecipazione - Foto di Alberto Cardino: Piazza Duomo a Parma in occasione di concerti Luglio 2015
Foto di Alberto Cardino: Piazza Duomo a Parma in occasione di concerti Luglio 2015

La Regione Emilia-Romagna promuove, attraverso la Legge Regionale n. 3/2010, la realizzazione di percorsi di partecipazione (discussioni organizzate di progetti, atti normativi, procedure amministrative) da parte di Enti Locali (Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni) e/o di altri soggetti pubblici e/o privati (accompagnati, questi ultimi, da un decisore amministrativo). Il contributo a fondo perduto, fino all'importo massimo di Euro 20.000 a progetto, è concesso a copertura di spese correnti (progettazione, formazione, servizi, comunicazione, ecc.) funzionali al completamento dei processi di partecipazione.
I temi prioritari di discussione sono le politiche di welfare, la tutela ambientale e l'elaborazione di regolamenti comunali per la disciplina dei processi di partecipazione. Punteggi più alti sono attribuiti alle Unioni di Comuni, ai Comuni derivanti da fusione e a quelli fino a 5.000 abitanti, ai progetti originati da petizioni o dall'evidente interesse della comunità, e a quelli che comportano un accordo territoriale fra diversi soggetti.

Scadenza per la presentazione domande: 30 Settembre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Durata dei processi di partecipazione
4. Temi prioritari dei processi di partecipazione
5. Risorse disponibili
6. Beneficiari
7. Spese ammissibili
8. Tipologia e misura della agevolazione
9. Presentazione delle domande
10. Criteri di valutazione delle domande
11. Tempi di approvazione ed avvio dei progetti
12. Erogazione dei contributi
13. Riferimenti sul web

venerdì 21 agosto 2015

Giovani talenti: bando del Governo per il Terzo settore


Bando sostegno giovani talenti
Foto di Alberto Cardino - Restauratrice al lavoro sul campanile della Cattedrale di Parma

Il Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un Avviso rivolto ad associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni ed altre associazioni che si impegnino in progetti di sostegno dei giovani talenti e della creatività, con particolare riferimento all'imprenditorialità di persone fra i 18 e 35 anni ed all'innovazione tecnologica. Le organizzazioni, che si possono candidare in forma singola o di Associazione Temporanea di Scopo, devono avere, negli ultimi 3 anni, ricevuto finanziamenti per attività similari (rivolte a giovani talenti), svolte  - da parte del proponente singolo o del capofila di ATS - in almeno 5 Regioni.
Il contributo a fondo perduto, compreso fra Euro 50.000 ed Euro 150.000, non può superare il 75% del costo totale del progetto di sostegno ai giovani talenti. Tra le spese ammissibili, da sostenere prevalentemente dopo la stipula della Convenzione con il Dipartimento, figurano il personale, l'acquisto di servizi e forniture, la realizzazione di materiale informativo e le spese generali.

La domanda va presentata tramite piattaforma telematica e per PEC entro il 21 Settembre 2015


Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Destinatari finali
5. Soggetti proponenti
6. Spese ammissibili
7. Tipologia e misura dell'agevolazione
8. Presentazione delle domande
9. Criteri di priorità
10. Avvio e attuazione dei progetti
11. Erogazione del finanziamento
12. Riferimenti sul web

mercoledì 19 agosto 2015

Bando RER per investimenti nel commercio equo e solidale

Bando RER investimenti nel commercio equo e solidale - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino

La Regione Emilia-Romagna sostiene gli investimenti nel commercio equo e solidale effettuati da soggetti "accreditati", individuati dalla stessa Regione prima della presentazione della domanda secondo i requisiti richiesti dalla Legge Regionale n. 26/2009 e dalla DGR n. 1457/2010.
Saranno finanziati progetti che prevedono investimenti nel commercio equo e solidale, avviati non prima del 1 Gennaio 2015 e finalizzati all'apertura e ristrutturazione di sedi (opere edili) ed all'acquisto di attrezzature, arredi e dotazioni informatiche. Il contributo in conto capitale, concesso in regime "de minimis", può arrivare al 40% delle spese ammissibili ed all'importo massimo di Euro 40.000.

Scadenza per la presentazione delle domande: 10/09/2015.

Sommario Scheda Bando RER per investimenti nel commercio equo e solidale

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Spese ammissibili
6. Tipologia e misura dell'agevolazione
7. Criteri di priorità
8. Presentazione delle domande
9. Valutazione
10. Liquidazione
11. Riferimenti sul web

martedì 18 agosto 2015

Bando RER per la promozione del commercio equo e solidale


Bando RER Commercio equo e solidale - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino


La Regione Emilia-Romagna sostiene, per l'anno 2016, la realizzazione di progetti di promozione del commercio equo e solidale organizzati da soggetti "accreditati", individuati dalla stessa Regione prima della presentazione della domanda secondo i requisiti richiesti dalla Legge Regionale n. 26/2009 e dalla DGR n. 1457/2010.
Saranno finanziate iniziative, promosse dai suddetti soggetti del commercio equo e solidale, preferibilmente in forma aggregata e con il coinvolgimento di un numero rilevante di partner diffusi sul territorio regionale. Tra le spese ammissibili, figurano i servizi organizzativi, informativi e di pubblicità; il personale dipendente e parasubordinato; le spese generali in misura forfetaria (30%). Il contributo a fondo perduto per la promozione del commercio equo e solidale, concesso in regime "de minimis", può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

Scadenza per la presentazione delle domande: 15/09/2015.


Sommario Scheda Bando RER promozione commercio equo e solidale

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Spese ammissibili
6. Tipologia e misura dell'agevolazione
7. Criteri di priorità
8. Presentazione delle domande
9. Valutazione
10. Liquidazione
11. Riferimenti sul web

domenica 16 agosto 2015

POR FESR 2014-2020: bando per progetti di R&S in Emilia-Romagna

POR FESR Bando R&S
POR FESR Bando R&S - Foto di Alberto Cardino

La Regione Emilia-Romagna finanzia, attraverso il POR FESR 2014-2020, i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da imprese singole con unità locale nel territorio regionale o da loro aggregazioni (reti di impresa) o da consorzi. Le imprese e i progetti candidabili devono rientrare tra i settori e le priorità della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente (S3) che sta alla base dell'Asse 1 del POR FESR: agroalimentare, costruzioni, meccatronica e motoristica, benessere, industrie culturali e creative.
Tra le spese ammissibili rientrano quelle del personale altamente qualificato (nuove assunzioni e/o costi di personale già assunto), l'acquisto o locazione di strumenti e impianti (limitatamente al loro utilizzo), la ricerca contrattuale con LABORATORI DI RICERCA accreditati, l'acquisto o licenza di brevetti, le consulenze tecnico-scientifiche, la realizzazione di prototipi.
L'agevolazione prevista dal POR FESR consiste in un contributo a fondo perduto fino al 45% della spesa ammissibile, con maggiorazione di percentuale in caso di aumento occupazionale (soprattutto con l'assunzione di ricercatori).

Presentazione domande da piattaforma telematica POR FESR dalle ore 10,00 del 2 Settembre alle ore 17,00 del 30 Ottobre 2015.


Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Tipologie di progetti di R&S
5. Soglie e durata
6. Beneficiari
7. Requisiti soggettivi
8. Requisito di progetto
9. Spese ammissibili
10. Tipologia ed intensità della agevolazione
11. Presentazione delle domande
12. Valutazione delle domande
13. Criteri di priorità
14. Erogazione del contributo
15. Riferimenti sul web

mercoledì 22 luglio 2015

Tax credit ristrutturazioni alberghiere: modalità attuative

Tax credit ristrutturazioni alberghiere - Foto di Alberto Cardino (Colà di Lazise)


Il Decreto Interministeriale 7 Maggio 2015 contiene le disposizioni applicative per l'attribuzione del credito d'imposta alle strutture turistico-alberghiere previsto dall'art. 10 del Decreto Legge n. 83/2014 (Cd. Decreto Art Bonus). L'agevolazione è destinata ad imprese alberghiere (alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, ecc.) esistenti alla data del 1 Gennaio 2012. Il tax credit ristrutturazioni alberghiere è concesso in misura pari al 30% delle spese, sostenute negli anni 2014, 2015 e 2016 fino ad un massimo di Euro 666.667, per ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell'efficienza energetica ed acquisto di mobili e complementi d'arredo.

Relativamente alle spese sostenute nel 2014, la domanda per ottenere il tax credit ristrutturazioni alberghiere deve essere presentata entro 60 giorni dalla definizione delle modalità telematiche di invio, che il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo deve rendere note entro il 17 Agosto 2015. Per le spese sostenute negli anni 2015 e 2016, la domanda va presentata dal 1 Gennaio al 28 Febbraio dell'anno successivo a quello di effettuazione delle medesime.

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Interventi e spese ammissibili
6. Tipologia e misura della agevolazione
7. Presentazione delle domande
8. Valutazione delle domande
9. Riferimenti sul web

venerdì 10 luglio 2015

Voucher internazionalizzazione: il MISE finanzia le PMI che impiegano un Temporary Export Manager

Voucher internazionalizzazione - Foto scattata al Pitti 88 da Alberto Cardino
Foto scattata al Pitti 88 da Alberto Cardino


Nell'ambito del Piano straordinario per il Made in Italy impostato dal Ministero dello Sviluppo Economico, è resa operativa con Decreto MISE 15/05/2015 e con Decreto Direttoriale 23/06/2015 la prevista erogazione di un voucher di Euro 10.000, su un importo minimo di spesa di Euro 13.000, alle Micro, Piccole e Medie Imprese che scelgono di appoggiarsi ad un Temporary Export Manager (TEM), tra quelli in corso di selezione da parte del MISE, per attività di studio, progettazione e gestione di processi all'estero.
Possono beneficiare del voucher internazionalizzazione sia imprese singole sia Reti di Imprese con una soglia minima di fatturato pari, in almeno uno degli ultimi tre esercizi approvati, a Euro 500.000 (cumulati in caso di Rete). Una quota significativa (45%) delle risorse disponibili per il voucher internazionalizzazione è riservata a soggetti che abbiano partecipato al Roadshow per l'internazionalizzazione di ICE - Agenzia e siano stati valutati dalla stessa agenzia come operatori dotati di sufficienti potenzialità sui mercati esteri.
I voucher internazionalizzazione sono assegnati a sportello, secondo una procedura informatica che prevede la registrazione a partire dal 1 Settembre 2015, il salvataggio definitivo della domanda a partire dal 15 Settembre 2015 e l'invio a partire dalle ore 10 del 22 Settembre 2015.
I proponenti sono ammessi al contributo, in ordine cronologico di invio della domanda, fino ad esaurimento delle risorse. La domanda non può, comunque, essere inviata dopo le ore 17,00 del 2 Ottobre 2015.

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Riserve finanziarie
5. Beneficiari
6. Requisiti dei promotori in forma singola
7. Requisiti dei promotori in forma di rete
8. Fornitori dei servizi per l'internazionalizzazione
9. Spese ammissibili
10. Durata della prestazione
11. Tipologia ed entità della agevolazione
12. Presentazione delle domande
13. Criteri e tempi di assegnazione dei voucher
14. Erogazione dei voucher
15. Riferimenti sul web

mercoledì 1 luglio 2015

Bando FUNDER 35 per organizzazioni e imprese culturali giovanili

Bando Funder 35 - Foto di Alberto Cardino: Duomo di Parma in ristrutturazione
Foto di Alberto Cardino: Duomo di Parma in ristrutturazione

Diciotto Fondazioni bancarie italiane sostengono, attraverso il bando FUNDER 35, progetti di riorganizzazione ed innovazione presentati da organizzazioni non profit giovanili, ubicate nei soli territori di riferimento delle suddette Fondazioni, che operano da almeno due anni nei settori della produzione artistica e creativa e dei servizi per la valorizzazione dei beni e attività culturali. Per "giovanili" si intendono quelle organizzazioni - di volontariato, promozione sociale, ONG, ONLUS, cooperative dello spettacolo, cooperative sociali, imprese sociali, ecc. - il cui Organo di gestione sia composto in maggioranza da persone con età inferiore a 35 anni.
Il progetto può essere presentato anche da un partenariato di soggetti ammissibili, coordinati e rappresentati da un capofila. Il contributo di FUNDER 35, non quantificato a priori, non può superare il 75% dei costi totali e deve essere di entità equilibrata rispetto al progetto ed al proponente.

La domanda di contributo deve essere presentata on-line, dal sito di FUNDER 35, entro le ore 17,30 del 10 Luglio 2015.


Sommario

1. Promotori del bando
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
   4.1. Esempi di organizzazioni non profit ammissibili
   4.2. Requisiti dei beneficiari
   4.4. Localizzazione dei beneficiari
   4.5. Soggetti esclusi
5. Interventi ammissibili
6. Durata dei progetti
7. Spese ammissibili
8. Spese non ammissibili
9. Progetti in partenariato (facoltativi)
10. Tipologia ed entità della agevolazione
11. Presentazione della domanda
12. Criteri di priorità
13. Riferimenti sul web

martedì 16 giugno 2015

Venture capital: nuovo fondo per co-investimenti in capitale di rischio

Venture capital: restauro campanile del Duomo di Parma
Restauro campanile del Duomo di Parma
Foto di Alberto Cardino

Il Fondo di venture capital gestito da Invitalia è stato istituito dal Decreto del Ministro dell'Economia del 29/01/2015 con l'obiettivo di sostenere l'investimento, da parte di investitori privati selezionati, nel capitale di rischio di piccole e medie imprese ad elevato potenziale di crescita ed innovazione. Il soggetto gestore del Fondo è Strategia Italia SpA SGR, società interamente partecipata da Invitalia.
La dotazione è pari ad Euro 50.000.000. Il Fondo interviene, in misura massima pari al 70% del capitale di rischio dell'impresa target, a condizione che almeno il 30% del medesimo capitale sia apportato da investitori privati fra quelli individuati con procedura pubblica da Strategia Italia SpA SGR.

L'amministratore delegato di Invitalia, in una intervista al Sole 24 Ore del 28 Maggio 2015, ha annunciato la partenza del nuovo strumento di venture capital per il mese di Giugno 2015, ed ha stimato una platea di start-up destinatarie del sostegno in numero pari a circa 500. L'attenzione di Invitalia è particolarmente rivolta alle start-up beneficiarie della misura Smart&Start.

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse assegnate
4. Gestore del fondo
5. Imprese target
6. Condizioni
7. Durata del Fondo
8. Operatività del Fondo
9. Riferimenti sul web


mercoledì 27 maggio 2015

Microcredito: operativo il Fondo di Garanzia

Microcredito - Foto di Alberto Cardino: cupola riflessa del Duomo di Parma
Foto di Alberto Cardino: cupola riflessa del Duomo di Parma

Con Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 24/12/2015 è stata introdotta la possibilità, per le nuove imprese e i disoccupati, di ottenere finanziamenti agevolati attraverso il cosiddetto "microcredito" concesso da operatori specializzati. Il sostegno riguarda l'acquisto di beni e servizi strumentali, materie prime e merci, la retribuzione di nuovi dipendenti e la frequenza di corsi di formazione. I finanziamenti a rimborso, erogati fino ad un importo massimo di Euro 35.000 secondo un piano di durata massima pari a 10 anni, sono assistiti dal Fondo di Garanzia per le PMI (nella sezione dedicata al microcredito) in misura non superiore all'80% dell'importo garantito dal confidi o da altro fondo. In base al Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 18/03/2015, la garanzia sul microcredito può essere prenotata prima della richiesta di finanziamento.

NEW! Il nuovo Fondo di Garanzia per il Microcredito è operativo a partire dal 27 Maggio 2015 (come da Circolare del Gestore del 26 Maggio 2015).

Sommario scheda Microcredito

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi del microcredito
3. Beneficiari
4. Altri requisiti dimensionali
5. Tipologie di spese finanziabili
6. Tipologia ed entità della agevolazione
7. Servizi di assistenza
8. Criteri di selezione
9. Prenotazione della garanzia
10. Risorse finanziarie del Fondo per il microcredito
11. Operatività del fondo
12. Progetti di inclusione sociale e finanziaria
      12.1. Beneficiari
      12.2. Spese ammissibili
      12.3. Tipologia ed entità dell'agevolazione
      12.4. Enti erogatori
      12.5. Operatitività
13. Operatori di finanza mutualistica e solidale
      13.1. Definizione
      13.2. Condizioni
      13.3. Operatività


lunedì 25 maggio 2015

Art Bonus Turismo: tax credit digitalizzazione

Art Bonus Turismo - Foto di Alberto Cardino: Palazzo Cusani, Parma
Foto di Alberto Cardino: Palazzo Cusani, Parma

Il decreto MIBACT-MEF del 12/02/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23/03/2015, contiene le disposizioni attuative dell'art. 9 del Decreto Legge n. 83/2014 ("Art Bonus") sulla digitalizzazione delle imprese turistiche e ricettive. Il tax credit del 30%, fino all'importo massimo di Euro 12.500 nel triennio 2014-2016 per gli esercizi ricettivi alberghieri ed extra-alberghieri, le agenzie di viaggio e i tour operator, riguarda le spese per impianti wi-fi (acquisto modem / router, hardware per ricezione mobile), realizzazione di siti web ottimizzati per il mobile, hardware e software per servizi turistici, pubblicità su siti specializzati, consulenze per marketing digitale e ospitalità per disabili, formazione.
La presentazione delle domande avviene, a regime, dal 1 Gennaio al 28 Febbraio dell'anno successivo a quello di effettuazione delle spese, con modalità telematiche ANCORA DA STABILIRE (entro il 23/05/2015) con provvedimento del MIBACT.

Per l'anno 2014, la presentazione delle domande è prevista entro la scadenza del 60-esimo giorno successivo alla pubblicazione del suddetto provvedimento MIBACT (quindi sicuramente non oltre il 23/07/2015).

NEW!!!

Pubblicate sul sito del MIBACT le istruzioni per la presentazione delle domande relative all'anno 2014, con le date di apertura e chiusura dello sportello:
  • Presentazione in forma telematica dal portale https://procedimenti.beniculturali.gov.it ;
  • Apertura sportello dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015;
  • Durante la fase preparatoria, a partire dal 22 giugno 2015 e fino al 24 luglio 2015, è possibile compilare on-line l'istanza;
  • La domanda compilata deve essere inviata al MIBACT per via telematica nel periodo (CLICK DAY) compreso fra le ore 10:00 del 13 luglio 2015 e le ore 12:00 del 24 luglio 2015.

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse destinate
4. Beneficiari
   4.1. Esercizi ricettivi singoli
   4.2. Esercizi ricettivi aggregati
   4.3. Agenzie di viaggio e tour operator
5. Spese ammissibili
6. Tipologia ed intensità dell'agevolazione
7. Presentazione domande
8. Valutazione
9. Fruizione dell'agevolazione
10. Riferimenti sul web

martedì 19 maggio 2015

Artigianato digitale: agevolazioni per reti di imprese

Artigianato digitale: sostegno a reti di imprese
Stampa 3D. Fonte: design.repubblica.it

Il Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 17/02/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9/04/2015) stabilisce le prime disposizioni applicative dell'articolo 1 comma 56 della Legge n. 147/2013 (Stabilità 2014) relativo al nuovo fondo per il sostegno alle reti di imprese (ATI, RTI, contratti di rete, consorzi) per investimenti innovativi in manifattura sostenibile ed artigianato digitale. Il Decreto direttoriale 11 Maggio 2015 completa il quadro attuativo prevedendo un periodo di apertura dello sportello per la presentazione delle domande e stabilendo i criteri di valutazione delle stesse.
Le reti di imprese e i consorzi, anche costituendi, per l'artigianato digitale potranno candidare ad un finanziamento parzialmente rimborsabile i loro programmi - di valore totale compreso fra Euro 100.000 ed Euro 1.400.000 - di creazione di centri per la ricerca e lo sviluppo di software e hardware in modalità open e per l'incubazione di imprese dell'artigianato digitale, di messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale e di creazione di reti manifatturiere in tale ambito. La sovvenzione è solo in parte a fondo perduto (15%), mentre il restante 85% del finanziamento va restituito secondo un piano di ammortamento a tasso zero.
Le reti di imprese per l'artigianato digitale devono stabilire, al fine della presentazione della domanda, un accordo di collaborazione con soggetti del mondo della ricerca pubblica e della scuola e/o con enti rappresentativi del tessuto produttivo (Camera di Commercio, associazioni di categoria, ecc.).

NEW! Presentazione delle domande a partire dalle ore 10,00 del 1 Luglio 2015  e fino alle ore 12,00 del 25 Settembre 2015

Sommario Scheda Artigianato Digitale

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Proponenti
6. Programmi ammissibili
7. Requisiti
8. Spese ammesse
9. Spese non ammesse
10. Tipologia ed entità della agevolazione
11. Presentazione e valutazione delle domande ed erogazione del finanziamento
12. Riferimenti sul web

giovedì 7 maggio 2015

Bando ANUGA: selezione di 40 giovani imprenditori agricoli

Bando ANUGA - Foto di Alberto Cardino (Orto Botanico di Parma)
Foto di Alberto Cardino (Orto Botanico di Parma)

Il Ministero delle Politiche Agricole, al fine favorire l’internazionalizzazione dei giovani imprenditori agricoli, seleziona - con bando approvato lo scorso 21 Aprile 2015 - 40 imprese agricole per le quali sosterrà le spese di partecipazione alla manifestazione fieristica dell’agroalimentare denominata “Anuga”, che si svolgerà a Colonia (Germania) dal 10 al 14 Ottobre 2015. I giovani imprenditori selezionati saranno protagonisti, in fiera, di uno spazio espositivo dedicato dal MIPAAF alla Promozione dell’Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura.

Scadenza presentazione domande: 28 Maggio 2015

Sommario Scheda Bando ANUGA

1. Riferimenti normativi
2. Beneficiari
3. Spese ammissibili
4. Tipologia di agevolazione
5. Presentazione della domanda
6. Criteri di valutazione
7. Modalità di partecipazione
8. Riferimenti sul web

giovedì 30 aprile 2015

Bando piccoli Comuni per riqualificazione immobili pubblici

Bando piccoli Comuni. Foto di Alberto Cardino (Parma)
Foto di Alberto Cardino (Parma)

Con Decreto del 6 marzo 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28 Aprile 2015, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha approvato la Convenzione con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) che svolge funzione di bando di finanziamento per piccoli Comuni, ovvero Amministrazioni Comunali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti chiamate a realizzare interventi di recupero, riqualificazione (anche energetica) e messa in sicurezza di immobili e infrastrutture pubbliche (strutture scolastiche, socio-assistenziali, ecc.).
Il decreto assegna al bando piccoli Comuni un importo complessivo di Euro 100.000.000. Oltre ai Comuni singoli, possono candidarsi ai finanziamenti anche le Unioni di Comuni composte esclusivamente da Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ed i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni ciascuno dei quali presenti una popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Il contributo a fondo perduto - previsto dal bando piccoli Comuni per ciascun beneficiario - è compreso fra Euro 100.000 ed Euro 400.000. Ciascun Comune o Unione deve impegnarsi a pubblicare il bando di gara o la determina a contrarre entro il 31 Agosto 2015.

Scadenza presentazione domande (con apposita Delibera di Giunta allegata) via PEC (vale l'ordine cronologico di invio fino ad esaurimento risorse per ciascuna Regione) sul bando piccoli Comuni
27 Maggio 2015


Sommario scheda Bando piccoli Comuni

1. Riferimenti normativi
2. Risorse assegnate
3. Obiettivo
4. Beneficiari
5. Interventi ammessi
6. Tipologia ed entità del finanziamento
7. Presentazione delle domande
8. Criteri di assegnazione delle risorse
9. Riferimenti sul web

martedì 28 aprile 2015

TFR in busta: finanziamento garantito per datori di lavoro

TFR in busta paga. Foto tratta da Panorama della UE n. 50
Foto tratta da Panorama della UE n. 50

La Legge di Stabilità 2015 prevede, all'articolo 1 commi 26 - 34, che i lavoratori dipendenti del settore privato possano richiedere al proprio datore di lavoro l'anticipazione del maturando Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in occasione dei periodi di paga decorrenti dal 1 Marzo 2015 al 30 Giugno 2018.
In tale contesto, le imprese con meno di 50 addetti che non intendono corrispondere tale Quota Integrativa della Retribuzione (Qu.I.R.) con risorse proprie possono ottenere da uno degli intermediari aderenti ad apposito Accordo tra Ministero dell'Economia, Ministero del Lavoro e Associazione Bancaria Italiana (ABI) (firmato il 20 Marzo 2015) l'erogazione di uno specifico finanziamento - senza valutazione del merito creditizio - vincolato all'obiettivo di anticipare il TFR in busta paga ai dipendenti.
Tale finanziamento, da rimborsare in unica soluzione alla data del 30 Ottobre 2018, è assistito dalla garanzia del Fondo appositamente istituito presso INPS.

L'erogazione del TFR maturando nella busta paga del lavoratore è stabilita a partire dal quarto mese successivo a quello di presentazione dell'istanza (prima paga utile: Agosto 2015).


Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari
4. Destinatari finali
5. Banche ed intermediari aderenti
6. Condizioni del finanziamento
7. Tasso d'interesse
8. Risorse disponibili per il Fondo di Garanzia
9. Presentazione domande
10. Liquidazione del Qu.I.R.
11. Riferimenti sul web

mercoledì 22 aprile 2015

Family Audit: certificazione di imprese e Pubbliche Amministrazioni che promuovono la conciliazione

Family Audit: foto di Alberto Cardino


Con Avviso del 15/04/2015, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia promuove a livello nazionale la seconda fase di sperimentazione del percorso di certificazione denominato "Family Audit", basato su apposite Linee Guida approvate dalla Provincia Autonoma di Trento in tema di conciliazione tra tempi di lavoro e cura della famiglia.
Saranno selezionate 50 organizzazioni, sia pubbliche (PPAA) che private, le quali potranno partecipare al percorso per l'ottenimento della titolarità del marchio "Family Audit" ad un costo agevolato, compreso fra Euro 3.200 e 6.200 e di valore inversamente proporzionale alla dimensione dell'organizzazione.
Tra i temi oggetto della certificazione Family Audit si evidenziano: organizzazione flessibile (congedi parentali, telelavoro, ecc.), formazione sulla conciliazione, benefit per i dipendenti (premi, assistenza, time-saving, ecc.), rendicontazione delle azioni di responsabilità sociale d'impresa, servizi ICT per l'ottimizzazione dei tempi.

Scadenza presentazione domande: 31 Maggio 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Oggetto del "Family Audit"
4. Beneficiari
5. Tipologia ed entità della agevolazione
6. Presentazione domande
7. Criteri di selezione
8. Riferimenti sul web

Microcredito: fondo di garanzia per nuove imprese

martedì 14 aprile 2015

#diamociunamano: copertura assicurativa per volontari coinvolti in progetti del terzo settore

#diamociunamano: copertura assicurativa per organizzazioni di volontari
Foto di Alberto Cardino: particolare di bassorilievo esterno al Battistero di Parma



Con decreto del 22/12/2014, il Ministero del Lavoro ha dato applicazione all'art. 12 del Decreto Legge n. 90/2014, che prevedeva di realizzare, nel biennio 2014-2015, una iniziativa sperimentale a favore di organizzazioni del terzo settore disposte ad accogliere come volontari soggetti beneficiari di forme di integrazione del reddito (cassa integrazione, contratto di solidarietà, mobilità, cessazione o sospensione, ecc.). I volontari coinvolti nei progetti del terzo settore, da realizzare in favore di Comuni o enti locali negli ambiti sociale, educativo, culturale, ambientale, sport, diritti, ecc., saranno coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (inabilità temporanea, danno permanente).

L'organizzazione potrà ottenere la copertura assicurativa per i volontari inviando, non dopo il 10mo giorno precedente l'inizio delle attività, apposita comunicazione a INAIL.

Sommario Scheda #diamociunamano per organizzazioni di volontari:

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari della misura
4. Settori di riferimento
5. Destinatari della copertura assicurativa
6. Oggetto di agevolazione
7. Prestazioni assicurate ai volontari
8. Tipologia ed entità dell'agevolazione
9. Presentazione domande
10. Riferimenti sul web

lunedì 6 aprile 2015

Operativo il sito per la richiesta detrazione 65% risparmio energetico edifici


Detrazioni fiscali 65% per interventi volti al risparmio energetico degli edifici: operativo il sito per la richiesta...
Posted by Agevo Facile di Alberto Cardino on Lunedì 6 aprile 2015

martedì 31 marzo 2015

Campolibero reti: tax credit 40% per innovazioni in campo agricolo e agroalimentare

Campolibero reti - Papere in rete - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino

L'iniziativa Campolibero del Ministero delle Politiche Agricole diventa (quasi) operativa nella parte dedicata alla innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa da parte di imprese agricole ed agroalimentari aderenti ad un "contratto di rete". Il decreto interministeriale 13/01/2015 (GU n. 48 del 27/02/2015) intende, infatti, dare applicazione alla misura "Campolibero reti" finalizzata alla cooperazione di filiera attraverso la concessione di un credito di imposta, variabile dal 10% al 40% della spesa, per acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili, acquisto di attrezzature, hardware e  software, ricerca e sperimentazione, acquisto di brevetti, licenze, ecc., formazione, promozione dei prodotti, comunicazione e pubblicità. Il tax credit Campolibero Reti è applicabile alle spese sostenute nelle annualità 2014, 2015 e 2016, fino ad un importo massimo variabile a seconda delle dimensioni e dell'attività prevalente dell'impresa.

Con atto del MIPAAF da pubblicare entro il 27/04/2015, saranno definite le modalità telematiche di invio della domanda di agevolazione sulla misura Campolibero Reti, da effettuare dal 20 al 28 Febbraio dell'anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti. 

Sommario Scheda Campolibero Reti

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari
4. Spese ammissibili
5. Tipologia e misura dell'agevolazione
6. Limiti annui di risorse disponibili
7. Presentazione domande
8. Utilizzo del tax credit
9. Riferimenti sul web

venerdì 27 marzo 2015

Campolibero e-commerce: tax credit 40% per imprese agricole ed agroalimentari

Campolibero e-commerce - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino
L'iniziativa Campolibero del Ministero delle Politiche Agricole diventa (quasi) operativa nella parte dedicata alla digitalizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari. Il decreto interministeriale 13/01/2015 (GU n. 48 del 27/02/2015) intende, infatti, dare applicazione alla misura di Campolibero finalizzata all'avvio e sviluppo, da parte delle suddette imprese, dell'e-commerce attraverso l'acquisto di infrastrutture informatiche (hardware e software) dedicate. L'agevolazione consiste in un credito di imposta variabile dal 10% al 40% della spesa in e-commerce sostenuta in ciascuna delle annualità 2014, 2015 e 2016, fino ad un importo massimo variabile a seconda delle dimensioni e dell'attività prevalente dell'impresa.

Con atto del MIPAAF da pubblicare entro il 27/04/2015, saranno definite le modalità telematiche di invio della domanda di agevolazione, da effettuare dal 20 al 28 Febbraio dell'anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti. 

Sommario Scheda Campolibero e-commerce

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Beneficiari
4. Spese ammissibili
5. Tipologia e misura dell'agevolazione
6. Limiti annui di risorse disponibili
7. Presentazione domande
8. Utilizzo del tax credit
9. Riferimenti sul web

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