La Relazione costituisce un utile strumento di lavoro per iniziare ad affrontare con decisione i problemi e le difficoltà che attanagliano il tessuto produttivo italiano. Oltre a una serie di dati e di analisi sulle condizioni in cui operano le imprese italiane, la Relazione contiene un fitto pacchetto di riflessioni e di indicazioni di policy che possono concorrere ad agganciare la ripresa economica. Nel lungo elenco di indicatori analizzati nella relazione del Garante, che sottolineano la gravità della situazione, figurano ad esempio la progressiva erosione dei saldi tra imprese nate e cessate degli ultimi anni, il pesante bilancio dei fallimenti del 2013, una situazione di perdurante razionamento del credito, così come i differenziali di costo nei confronti della media europea sui temi del credito, dell'energia, del fisco, degli oneri amministrativi, del sistema della logistica.
La relazione invita anche a focalizzare sugli aspetti di vitalità presenti nel tessuto produttivo italiano, presentando alcuni focus ad esempio sull'imprenditoria femminile, sui giovani, sulle imprese sociali, sull'internazionalizzazione - peraltro sostenuta dalle tante eccellenze del nostro Made in Italy - sulle start up innovative, sulle reti di impresa, sullo spostamento verso la filiera "full green".
Uno dei sui obiettivi rimane infatti quello di mantenere viva l'attenzione per un'economia reale che è fatta di imprenditori, di persone creative e capaci che producono materialmente i beni e i servizi, spesso coniugando tradizione artigianale e innovazione.
Il coinvolgimento e il dialogo con le associazioni imprenditoriali e con le imprese, hanno consentito di raccogliere, rielaborare e veicolare tutta una serie di proposte normative. Già nella precedente relazione del 2013 il Garante aveva segnalato una serie di proposte, frutto di riflessioni condivise con le imprese, i sistemi imprenditoriali, e gli altri organismi ed istituzioni. Delle numerose proposte alcune sono state fatte proprie dal legislatore, altre sono ancora in discussione nelle sedi parlamentari.
L'edizione di quest'anno, oltre a fare il punto sulle misure effettivamente recepite e quelle ancora da attuare, offre un quadro sulle principali indicazioni di intervento ritenute prioritarie per sostenere la competitività e a volte la sopravvivenza stessa delle imprese.
Fonte: www.mise.gov.it
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