La crisi morde ancora i freni dello sviluppo, con effetti preoccupanti sui consumi e sul benessere dei cittadini. L'unico segnale di ripresa, ora timido ma in grado - se opportunamente assecondato - di spingere l'economia a crescere di nuovo, è dato dal buon andamento delle esportazioni.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha impostato per tempo una strategia di promozione dei prodotti e delle filiere regionali nei mercati UE ed extra-UE più interessanti (in particolare, i cosiddetti "BRICST" - chi è in grado di svelare l'acronimo senza ricorrere ad Internet? - e i "NEXT 11" - confesso di aver avuto pure io, in questo caso, delle difficoltà!).
E' infatti operativa una manifestazione di interesse rivolta a soggetti pubblici (Enti locali, Università, Centri di ricerca, Camere di Commercio) e portatori di interessi collettivi (associazioni imprenditoriali) che presentino, con procedura a sportello fino ad esaurimento risorse e comunque non oltre il 15 Ottobre 2013, progetti volti a favorire l'internazionalizzazione delle imprese regionali. Il cofinanziamento della Regione può arrivare al 50% del costo totale e ad un importo massimo di 150.000 Euro.
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