Report finale PARTECIPA! sulla consultazione per le riforme costituzionali from Alberto Cardino - AGEVOFACILE
La consultazione è stata articolata su due questionari di differente ampiezza e approfondimento: un “questionario breve” e un “questionario di approfondimento”. E' stata, inoltre, organizzata una fase di dibattito online sulla piattaforma CIVICI.
Dati raccolti:
Personalmente (Alberto Cardino) vorrei esprimere, in forma di premessa, questo auspicio diretto in primo luogo ai governanti ed ai parlamentari: ANDATECI PIANO CON LA NOSTRA COSTITUZIONE, ricordatevi che questo Parlamento -
chiamato ad approvare le riforme - e' stato eletto con il
"Porcellum". Non rappresenta, quindi, la più qualificata
rappresentanza del popolo italiano nè, tantomeno, una élite
illuminata.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato sul proprio sito il Report con i risultati della consultazione pubblica sulle riforme costituzionali promossa dal Ministro competente.
La consultazione è stata articolata su due questionari di differente ampiezza e approfondimento: un “questionario breve” e un “questionario di approfondimento”. E' stata, inoltre, organizzata una fase di dibattito online sulla piattaforma CIVICI.
Dati raccolti:
- 131.676 questionari brevi validati, con l’aggiunta di 45.052 commenti testuali al questionario;
- 71.385 questionari di approfondimento validati, con l’aggiunta di circa 32.000 commenti testuali al questionario;
- 595 proposte e 1763 commenti all’interno dello spazio di discussione pubblica, a cui si aggiungono le 27 proposte tratte dalla Relazione Finale della Commissione Riforme Costituzionali, anch’esse discusse dai cittadini.
- Partecipazione distribuita in misura omogenea tra i 18 e i 68 anni;
- 66% uomini, 34% donne;
- Titolo di studio: 43% diploma superiore, 32% laurea, 12% dottorato o master, 11% licenza di scuola media inferiore;
- Professioni: 21% impiegati, 15% pensionati, 14% funzionari, 11% studenti, 8% liberi professionisti.
LE PRINCIPALI INDICAZIONI DAI QUESTIONARI
PARLAMENTARISMO O SEMI PRESIDENZIALISMO?
- Il 26,3% dei rispondenti vuole mantenere lo status quo, mentre il 68,1% dei partecipanti ha voglia di cambiamento;
- Tra chi ha voglia di cambiamento, il 29,1% rafforzerebbe i poteri del governo (parlamentarismo razionalizzato), il 39% vorrebbe l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Nel questionario di approfondimento, emerge invece che il 44% preferisce un sistema Semi-Presidenziale, mentre il 51,9% vorrebbe mantenere comunque una forma di governo di tipo parlamentare.
- L’87,8% dei cittadini vuole il superamento del bicameralismo paritario;
- Di questi, il 41,8% propone il monocameralismo e il 40% propone di differenziare sia le funzioni che la composizione del Senato. Dal questionario di approfondimento emerge che il 56% dei partecipanti preferirebbe un Senato composto da rappresentanti provenienti dagli Enti territoriali.
- Ridurre il numero dei parlamentari è considerato da 54% dei partecipanti di massima o alta priorità;
- Poi riduzione di indennità e benefici accessori, miglioramento della qualità e della quantità e tempi di produzione delle leggi e trasparenza dell’operato del parlamento.
- Il 69% dei cittadini vorrebbe che fossero introdotti meccanismi per agevolare il raggiungimento della validità del risultato del referendum abrogativo;
- Per il 92% dei rispondenti le leggi di iniziativa popolare devono sempre essere discusse, anche se per il 38,5% occorre aumentare il numero minimo di cittadini che sottoscrivono la proposta;
- Il 38,4% chiede che il referendum per confermare le modifiche costituzionali sia fatto in ogni caso (senza necessità di richiesta).
- L’88,2% dei rispondenti al questionario breve ritiene che l’attuale organizzazione degli enti locali sia da modificare sostanzialmente;
- Il 36% dei rispondenti al questionario di approfondimento vorrebbe ridefinire l’assetto delle Regioni accorpandone alcunePROVINCE: 8% dei cittadini vuole mantenere l’attuale struttura, 16% vorrebbe ridurne il numero;
- Il 72% dei cittadini vorrebbe sopprimere le Province, trasferendone altrove le funzioni;
- Il 65% dei rispondenti vorrebbe aumentare le materie di competenza esclusiva dello Stato. Tra le materie da attribuire alla competenza esclusiva dello Stato, netta prevalenza di Tutela della Salute, Tutela e sicurezza del Lavoro, Rapporti internazionali e con la Ue, Energia, Grandi reti di Trasporto e Istruzione (fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche).
I PROSSIMI PASSI
I risultati della consultazione pubblica sono stati consegnati alla Presidenza del Consiglio il 12 Novembre e, nei giorni successivi, consegnati e presentati insieme a questo rapporto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato e ai presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali.
Il Ministro per le Riforme Istituzionali e il Governo si faranno carico di illustrare i risultati e collocare l’orientamento dei cittadini all’interno del percorso di riforme, insieme alla Relazione della Commissione Riforme Costituzionali, per permettere al Parlamento di prendere decisioni informate sulla base di un corpus completo di indicazioni.
Partecipa! è stato immaginato per costituire il punto di partenza per un impegno di lungo periodo del Governo italiano verso politiche di "open government".
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