Oggi sul Sole editoriale illuminante di noto economista bocconiano sulle auspicate misure governative per uscire dalla crisi e cavalcare la ripresa.
Cosa ci insegna di nuovo il luminare della scienza economica? Quali sono gli effetti concreti di decenni di seriosi studi e professorali riflessioni, magari durante conviviali cene ad alto quoziente intellettivo?
Un'idea geniale: ridurre il cuneo fiscale e tagliare la spesa pubblica.
Ma va?
E la disoccupazione? il precariato? il sistema sanitario? la coesione sociale? la ricerca? l'istruzione pubblica? il senso civico così scarso da giustificare e praticare l'evasione fiscale?
Sono questi gli asset su cui investire perché si diventi un Paese attento al futuro delle nuove generazioni.
Vorrei che sul quotidiano dell'establishment economico si chiedesse al governo, per una volta, qualcosa di nuovo. Per esempio di spendere soldi per migliorare il sistema scolastico, o per lo meno per pagare la carta igienica nelle scuole.
Ma dove sono vissuti negli ultimi anni questi professoroni? Tra Milano e Antibes? A Lugano? San Marino? O semplicemente tra la loro villetta recintata ed il dipartimento universitario a vita?
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