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mercoledì 30 aprile 2014
Garanzia Giovani in Emilia-Romagna: dal 1 Maggio 2014 pienamente operativi i nuovi servizi per l'occupazione e l'autoimprenditorialità giovanile
Dal 1° maggio 2014 i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano potranno aderire al progetto dell’Unione Europea "Garanzia Giovani". Per loro nuovi servizi e opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro.
Oltre 74 milioni di euro sono le risorse a disposizione per avviare le nuove misure, provenienti dal Fondo Sociale Europeo. L’Emilia-Romagna è tra le prime Regioni a sottoscrivere la convenzione con il Ministero del Lavoro.
La Garanzia Giovani permette in Emilia-Romagna di integrare e qualificare le diverse opportunità dell’infrastruttura formativa regionale e si pone in continuità con le scelte effettuate nel 2012 con il “Piano per l'accesso dei giovani al lavoro, la continuità dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare impresa”.
martedì 29 aprile 2014
Finanziamenti UE per promuovere i prodotti agricoli tipici (DOP, IGP, biologico, ecc.) nell’Unione europea e nei paesi terzi
Per promuovere i prodotti agricoli nell’Unione europea e nei paesi terzi, la Commissione europea ha approvato 20 programmi, per lo più di durata triennale, con una dotazione finanziaria complessiva di 46,5 milioni di euro, di cui 23,3 milioni a carico dell’UE.
I programmi selezionati coprono varie categorie di prodotti, come i prodotti di qualità (DOP, IGP e STG), i prodotti biologici, gli ortofrutticoli, il vino, il latte e i prodotti lattiero-caseari, i fiori, gli ortofrutticoli trasformati, cereali e riso trasformati, l’etichettatura delle uova, nonché le combinazioni di diverse categorie di prodotti.
Le regioni e i paesi terzi interessati sono: America del Nord, Russia, Cina, Medio Oriente, Asia sudorientale, India, America latina, Norvegia, Azerbaigian, Bielorussia e Turchia.
I 20 programmi selezionati — 12 riguardanti il mercato interno e 8 i paesi terzi — sono stati scelti fra 33 progetti presentati entro il 30 novembre 2013 nel quadro del regime di informazione e di promozione, come prima serie di programmi presentati per il 2014.
Conformemente alle norme in vigore (regolamento n. 3/2008 del Consiglio), l’UE può cofinanziare azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul proprio mercato interno e nei paesi terzi, con una dotazione finanziaria di circa 60 milioni di euro l’anno.
Con il recente accordo politico sulle nuove norme in materia di promozione dei prodotti (cfr. STATEMENT/14/96), l’ammontare della dotazione finanziaria salirà a 200 milioni di euro entro il 2020, anche se il nuovo sistema sarà in vigore soltanto a partire dal 2016.
Le azioni finanziate possono consistere in pubbliche relazioni o campagne pubblicitarie e promozionali sui pregi dei prodotti dell’Unione, soprattutto in termini di qualità, igiene e sicurezza alimentare, nutrizione, etichettatura, benessere degli animali o metodi di produzione rispettosi dell’ambiente.
Vi rientrano inoltre la partecipazione a eventi e fiere, le campagne di informazione sul sistema europeo delle denominazioni di origine protette (DOP), delle indicazioni geografiche protette (IGP) e delle specialità tradizionali garantite (STG), le informazioni sui sistemi europei di qualità, etichettatura e agricoltura biologica e le campagne di informazione sul sistema dei vini di qualità prodotti in regioni determinate (VQPRD).
L’UE finanzia fino al 50% dei costi, percentuale che può arrivare fino al 60% per i programmi che promuovono il consumo di frutta e verdura tra i bambini o per le azioni di informazione sul consumo responsabile di alcolici e sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol. Il resto è a carico delle organizzazioni professionali o intersettoriali che propongono le iniziative e, in alcuni casi, anche degli Stati membri interessati.
Per poter partecipare, le organizzazioni professionali interessate possono presentare due volte l’anno le proprie proposte agli Stati membri che trasmettono quindi alla Commissione l’elenco dei programmi prescelti e una copia di ciascun programma.
I programmi proposti sono successivamente valutati dalla Commissione che ne stabilisce l’ammissibilità.
Tabella Campagne promozionali approvate:
Collegamento:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-493_it.htm
lunedì 28 aprile 2014
Montagna parmense: bando per imprese giovanili e/o femminili
Scadenza: 9 Maggio 2014
Obiettivi
Sostenere le imprese giovanili e/o femminili nel territorio montano della provincia di Parma, che presenta una situazione di intrinseca debolezza che ha reso ancor più critiche le conseguenze della crisi economica globale.
Presentazione e valutazione della domanda
- Presentazione mediante raccomandata a/r (fa fede la data del timbro postale) o consegna a mano o PEC alla Provincia di Parma;
- Approvazione graduatoria entro il 09/06/2014.
Soggetti beneficiari
Micro e piccole imprese giovanili e/o femminili, di qualsiasi settore ad eccezione di quello agricolo, attive al momento di presentazione domanda, aventi sede operativa (presso la quale viene realizzato l’investimento) in uno dei seguenti Comuni della montagna parmense:
giovedì 24 aprile 2014
Politica di coesione: riunione informale Ministri UE ad Atene 24-25 Aprile 2014
mercoledì 23 aprile 2014
Approvato dal CIPE l'Accordo di Partenariato per l'utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020
Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha approvato, nella seduta del 18 Aprile 2014, la proposta di Accordo di partenariato relativo alla programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, autorizzando contestualmente il competente Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, a trasmetterlo alla Commissione europea per l’avvio del negoziato formale.
L’Accordo è frutto di un complesso processo di consultazione allargata a Ministeri, Regioni, Enti locali e partenariato economico sociale e dell’interlocuzione informale avviata con la Commissione europea.
Lo schema di Accordo prevede risorse a carico dei citati Fondi strutturali per oltre 41,5 miliardi di euro, di cui:
- 21,2 miliardi per il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR),
- 9,9 miliardi di euro per il Fondo sociale europeo (FSE),
- 10,4 miliardi per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), cui si aggiungeranno le risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) la cui quantificazione sarà definita con il relativo regolamento comunitario di prossima approvazione.
giovedì 17 aprile 2014
Finanziamenti UE: una guida per tutti (imprese, giovani, associazioni, enti pubblici, ricercatori)
A cosa serve il bilancio dell'UE?
Finanzia le azioni che i paesi membri non possono finanziare da soli o che è possibile finanziare a costi inferiori riunendo le risorse. Il bilancio è adottato seguendo una procedura democratica: è preparato dalla Commissione europea (l'organo esecutivo dell'UE), viene poi discusso e approvato dal Consiglio dell'UE (che rappresenta i paesi membri, compresa l'Italia) e dal Parlamento europeo (dove 73 deputati eletti democraticamente rappresentano l'Italia).
Una volta adottato, il bilancio è gestito congiuntamente dai paesi membri dell'UE e dalla Commissione o direttamente dalla Commissione.
Nella pratica, l'80% del bilancio dell'UE è gestito dalle amministrazioni nazionali o regionali.
Mediante sovvenzioni, prestiti e altre forme di finanziamento, il bilancio UE fornisce sostegno finanziario a centinaia di migliaia di beneficiari, fra cui studenti, scienziati, ONG, PMI, città e regioni, solo per citare alcuni esempi.
Da dove provengono i fondi?
Il bilancio dell'UE è finanziato in larga misura dalle "risorse proprie", che hanno tre fonti:
1) i dazi doganali sulle importazioni provenienti dai paesi extra UE e i contributi nel settore dello zucchero;
2) una piccola parte dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata nell'UE;
3) i contributi di ogni paese membro, direttamente proporzionali alla sua quota di reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE, che sono la principale fonte di entrate per il bilancio dell'UE (76% nel 2012).
Gli Stati membri dell'UE hanno adottato questo sistema all'unanimità per un periodo di sette anni e i parlamenti nazionali hanno ratificato questa decisione. Tra le altre fonti di entrate figurano le tasse sugli stipendi del personale dell'UE, le sanzioni imposte alle imprese che non hanno rispettato le norme della concorrenza e gli interessi bancari. Non esiste un'imposta diretta europea. Sono i paesi membri che controllano i rispettivi sistemi fiscali.
Dove vengono destinati i fondi?
Il 94% dei fondi dell'UE finanzia le varie politiche dell'Unione europea e in larga misura ritornano agli Stati membri. Il 6% circa del bilancio finanzia il funzionamento delle istituzioni dell'UE.
Il quadro finanziario pluriennale dell'UE 2014-2020 in sintesi
Il bilancio dell'UE è adottato ogni anno, ma deve essere definito entro i limiti del quadro finanziario pluriennale (QFP). Il QFP è un programma di spesa che fissa gli importi massimi annui che l'UE può spendere in diversi settori di attività in un determinato periodo (di solito sette anni). Quindi getta le basi per le priorità politiche dell'UE per sette anni.
Per il periodo di finanziamento 2014-2020, l'UE intende realizzare gli obiettivi della strategia di crescita Europa 2020, concentrandosi su ciò di cui l'Europa ha bisogno per superare la crisi economica e finanziaria e sui settori in cui può veramente fare la differenza.
Gli elementi chiave del QFP 2014-2020 sono:
- crescita, occupazione e competitività in primo piano, con un aumento degli investimenti a favore di istruzione e ricerca e un nuovo fondo per il meccanismo per collegare l'Europa con l'obiettivo di rilanciare i progetti infrastrutturali su scala europea per i trasporti, l'energia e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
- maggiore qualità della spesa semplificando le regole per i fondi UE, dando la priorità agli investimenti che producono risultati tangibili e sospendendo i finanziamenti se un paese non attua rigorose politiche economiche e fiscali;
- riforma della politica agricola comune per un'agricoltura europea più competitiva e rispettosa dell'ambiente;
- lotta ai cambiamenti climatici quale componente fondamentale di tutte le principali politiche dell'UE, obiettivo al quale sarà devoluto il 20% del QFP per il 2014-2020;
- solidarietà con le regioni e i paesi più poveri dell'UE, che riceveranno la quota più elevata dei finanziamenti regionali, e creazione di un nuovo fondo per l'occupazione giovanile;
- riduzione della crescita della spesa amministrativa grazie ai tagli al personale delle istituzioni europee.
L'Italia nella UE
Agricoltura e sviluppo rurale
L'Italia è uno dei più grandi produttori agricoli dell'UE ed è quindi anche uno dei principali beneficiari di finanziamenti europei per l'agricoltura. La PAC sostiene gli agricoltori e promuove prodotti alimentari sani e buoni, ma protegge anche l'ambiente e stimola le economie rurali.
Politica regionale
La politica regionale, il cui obiettivo è ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali fra le regioni europee, investe in progetti a favore di creazione di posti di lavoro, competitività, crescita economica, migliore qualità della vita e sviluppo sostenibile.
Ricerca
La ricerca e l'innovazione sono fra le priorità assolute dell'agenda dell'UE per la crescita e l'occupazione e sono essenziali anche per far fronte ai problemi più pressanti di oggi: energia, sicurezza alimentare, cambiamenti climatici e invecchiamento della popolazione.
Collegamento
http://ec.europa.eu/budget/mycountry
Per scaricare gratuitamente la Guida per principianti sui finanziamenti UE, visita il sito di AGEVOFACILE:
martedì 15 aprile 2014
Riapre in Emilia-Romagna il Fondo rotativo di finanza agevolata per la GREEN ECONOMY (Scadenza 31/12/2014)
Scadenza: 31 Dicembre 2014
Normativa di riferimento
- POR FESR Emilia-Romagna 2007-2013, Asse 3- Qualificazione energetico ambientale e sviluppo sostenibile
- Delibere di Giunta regionale n. 1419 del 2011 e n. 65 del 2012 (di istituzione del fondo)
- Delibera di Giunta regionale n. 1742 del 25 novembre 2013 (di modifica della misura)
Risorse disponibili
23,7 milioni di euro di plafond iniziale, di cui il 40% finanziato dall'Asse 3 ed il restante 60% messo a disposizione dagli istituti di credito. Il fondo è gestito dal RTI “Fondo energia”, formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria.
Beneficiari
Piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.
lunedì 14 aprile 2014
Premio di primo insediamento: in Emilia-Romagna nuovo bando per imprese agricole avviate da giovani dopo il 1/10/2013
Si diventa agricoltori anche grazie al Programma regionale di sviluppo rurale.
Pubblicato un nuovo bando della Regione Emilia-Romagna che stanzia ulteriori 2.400.000 euro per il primo insediamento e per il quale è possibile presentare domanda fino al 30 maggio 2014.
Il nuovo bando è l'ultimo rivolto ai giovani agricoltori della programmazione 2007-2013, che si sta avviando a conclusione, e segue di pochi mesi un precedente avviso che, grazie a risorse per 2 milioni 800 mila euro ha permesso di dare una risposta a tutte le domande per il primo insediamento presenti nelle graduatorie provinciali.
Con questo ulteriore stanziamento la Regione si rivolge espressamente a quanti hanno iniziato la loro attività agricola dopo l' 1 ottobre 2013 e non avevano i requisiti per partecipare al precedente avviso pubblico.
domenica 13 aprile 2014
Un #riattivatore di #sitidismessi: Dolomiti Contemporanee ha ridato vita alla scuola di Casso, sopravvissuta al #Vajont, come centro per l'#arte e la #cultura della #montagna
sabato 12 aprile 2014
#campolibero: su slideshare il piano del #MIPAAF per l'#agroalimentare italiano e i #giovaniagricoltori
Giovani agricoltori: il piano #campolibero del MIPAAF prevede mutui decennali a tasso zero per nuovi investimenti
Il nuovo piano #campolibero per l'agroalimentare italiano, presentato nei giorni scorsi dal Ministro delle Politiche Agricole ed oggetto di un decreto pronto entro metà maggio, prevede un pacchetto di misure per i giovani under 40 attivi nel settore agricolo. In particolare:
- mutui a tasso zero per piccole imprese agricole condotte da giovani: durata massima di 10 anni, a copertura del 75% della spesa ammissibile (la quale non può superare 1.500.000 euro);
- contratto di lavoro a chiamata, che prevede la chiamata dell'operaio agricolo per almeno 102 giornate annue;
- incentivo al datore di lavoro che assume under 30 per 3 anni, pari ad un terzo della retribuzione lorda;
- apertura di una società agricola in 60 giorni;
- credito di imposta per e-commerce e piattaforme distributive all'estero;
- sistema nazionale di consulenza aziendale.
Fonte: Sole 24 Ore del 12 Aprile 2014
venerdì 11 aprile 2014
Innovat&Match a Research to Business 2014: la ricerca incontra le imprese
Lo scorso anno Innovat&Match ha richiamato a Bologna più di 270 tra imprese e ricercatori provenienti da tutta Italia e dall’estero: progetti, idee, nuove collaborazioni hanno preso vita negli oltre 1000 incontri realizzati.
L’iniziativa è organizzata da ASTER, in qualità di partner della Enterprise Europe Network.
I temi dell'edizione 2014:
Advanced Materials
Aerospace
Connecting People
Social Media Challenges
Creativity & Culture
Digital Systems & Big Data Energy Food & Healthy Lifestyles Innovative Technologies for Agri-Food
Low Environmental Impacts Technologies Manufacturing 2.0 Smart Mobility
Sustainable Construction and Urban Regenera‐tion
Tailored Health
Chi può partecipare?
Imprese, Università, Centri di ricerca, Centri per l’innovazione, Centri per il trasferimento tecnologico; Piccole e medie imprese e Start up; Investitori, Finanziatori e Business Angels; Visitatori ed Espositori di R2B.
Come fare per partecipare?
Per partecipare è sufficiente registrarsi online gratuitamente entro il 14 maggio.
Calendario
Fino al 14 maggio 2014: Registrazioni;
Dal 14 al 21 maggio 2014: Selezione degli incontri ;
4 e 5 giugno 2014: Incontri
Per informazioni :
giovedì 10 aprile 2014
Italia bocciata in politiche per i trasporti: la graduatoria della Commissione UE
La Commissione pubblica oggi il primo quadro di valutazione dei trasporti dell'UE.
Il quadro mette a confronto i risultati degli Stati membri in 22 categorie relative ai trasporti e per la maggior parte di esse mette in evidenza i cinque attori migliori e peggiori.
I Paesi Bassi e la Germania registrano i risultati migliori, con punteggi elevati in 11 categorie, seguiti da Svezia, Regno Unito e Danimarca.
L'Italia registra, in sintesi, un punteggio negativo.
L'Italia è tra i Paesi con la più alta quota di linee ferroviarie elettrificate. Ma ha anche il più basso tasso di recepimento di direttive della UE sui trasporti ed un numero significativo di casi pendenti di violazione.
L'obiettivo dello studio è aiutare gli Stati ad identificare le lacune e a definire le priorità degli investimenti e delle politiche.
Il quadro di valutazione può essere consultato in base al modo di trasporto (stradale, ferroviario, aereo e per vie navigabili) o in base a una delle seguenti categorie:
- mercato unico (accesso al mercato, regolamentazione);
- infrastruttura;
- impatto ambientale;
- sicurezza;
- recepimento della legislazione dell'UE;
- violazione della legislazione dell'UE;
- innovazione e ricerca;
- logistica.
Il quadro è integrato da statistiche specifiche per paese senza graduatorie (spesa per i trasporti, ripartizione tra i vari modi di trasporto, spese di finanziamento dell'UE nell'ambito dei trasporti).
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/transport/facts-fundings/scoreboard/index_en.htm
mercoledì 9 aprile 2014
Società unipersonale: la Commissione propone un modello europeo per sostenere i collegamenti transfrontalieri
La Commissione europea ha adottato, il 9 Aprile 2014, un pacchetto di misure volte a migliorare il governo societario delle circa 10 000 società quotate nelle borse europee, rafforzando così la competitività e la sostenibilità a lungo termine di queste imprese.
Sono previste anche altre proposte di soluzioni efficienti sotto il profilo dei costi in materia di diritto societario per le PMI che operano a livello transfrontaliero.
Il pacchetto di misure dà attuazione alle azioni chiave individuate nella comunicazione del 27 marzo sul finanziamento a lungo termine dell'economia europea (IP/14/320).
La proposta mira a consentire agli azionisti di esercitare un controllo adeguato sulla dirigenza, con la possibilità di esprimere un voto vincolante sulle remunerazioni.
La società unipersonale di diritto europeo aiuterà, poi, gli imprenditori a ridurre i costi e ad organizzare le loro attività all'estero.
Con #campolibero il MIPAAF (@MipaafSocial) raccoglie #idee per l'#agroalimentare italiano
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha illustrato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi le misure contenute in #campolibero, Piano di azioni per semplificazioni, lavoro, competitività e sicurezza nell'agroalimentare.
#campolibero è stato annunciato questa mattina a Vinitaly dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Rispunta la #Tremontiter: gruppo di lavoro MEF-MISE per contrastare il #creditcrunch
Parole d'ordine:
- Detassazione utili reinvestiti
- Potenziamento ACE - Aiuto alla crescita economica (meno tasse per chi capitalizza)
- Stimolo al mercato dei MINIBOND
- Potenziamento garanzie per le PMI
Fonte: Sole 24 Ore del 8 Aprile 2014
martedì 8 aprile 2014
Politica di coesione 2014-2020: edizione speciale IN LINGUA ITALIANA della rivista Panorama pubblicata dalla Commissione UE
Giovani agricoltori da premio: concorso Nuovi Fattori di Successo - buone pratiche nello sviluppo rurale
Scadenza: 7 Maggio 2014
Obiettivi:
Valorizzazione e diffusione di buone pratiche di sviluppo rurale realizzate da giovani agricoltori.
Programma di riferimento:
Rete Rurale Nazionale (RRN) 2007-2013 - Azione 311 Identificazione di buone pratiche/innovazioni trasferibili e relative informazioni.
Presentazione della domanda:
Registrazione sul sito www.reterurale.it/nuovifattori2014; poi invio moduli per raccomandata o e-mail a ISMEA (Roma).
venerdì 4 aprile 2014
PAC : Gli Stati membri devono restituire alla Commissione 318 milioni di euro di spese
Province non più elettive: il ddl Delrio è legge
Via libera definitivo della Camera dei Deputati, lo scorso 3 Aprile 2014, alla Legge contenente “Disposizioni su Città metropolitane, Province e Unioni dei Comuni” (cosiddetto ddl Delrio).
Dal 1º gennaio 2015 l’assetto istituzionale degli enti locali italiani sarà completamente rinnovato, con Città metropolitane guidate dai sindaci dei territori, con enti snelli per l’area vasta provinciale ma senza personale politico appositamente eletto e retribuito, incremento di unioni e fusioni dei Comuni e piani di ristrutturazione e dismissione degli enti e delle aziende non funzionali.
Rimarranno, quindi, soltanto due livelli amministrativi a elezione diretta: Regioni e Comuni.
Non si andrà al voto per le Province già dal prossimo 25 maggio 2014.
Le città metropolitane sono 10: saranno immediatamente operative quelle di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, più Roma Capitale con disciplina speciale.
Reggio Calabria diventerà città metropolitana alla scadenza degli organi provinciali 2016.
Lo schema di disegno di legge era stato presentato il 26 luglio 2013 dal Governo Letta: dopo la prima approvazione alla Camera il 21 dicembre 2014 ed il parere favorevole del Senato il 26 marzo 2014, il via libera definitivo da parte dei Deputati è avvenuto il 3 Aprile 2014.
Link:
Dossier sulla legge Delrio - Sito del Ministro per gli Affari Regionali
Presentazione della legge pubblicata sul sito del Governo:
giovedì 3 aprile 2014
Panorama inforegio: numero tematico sulla Politica di Coesione 2014-2020 (slideshare)
Il tema principale dell’edizione invernale della rivista Panorama è la riforma della politica di coesione 2014-2020 e l’analisi in dettaglio dei cambiamenti che ne derivano per tutte le parti coinvolte. In un’intervista esclusiva, il presidente della Commissione europea Barroso sottolinea in che modo la politica di coesione agevolerà la crescita e l’aumento di posti di lavoro e contribuirà a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020.
Anche i nostri lettori hanno dato il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie» in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa hanno condiviso le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento.
In altri articoli di questo numero vengono delineati i punti chiave della riforma e le tematiche prioritarie; viene descritto il processo di approvazione del budget dal punto di vista del Parlamento europeo; vengono fornite informazioni su come richiedere gli aiuti e viene presentata un’analisi delle strategie di comunicazione e degli obblighi. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE.
Link:
http://ec.europa.eu/regional_policy/information/panorama/index_it.cfm
mercoledì 2 aprile 2014
UNA POLITICA UE DEI VISTI PIÙ INTELLIGENTE PER PROMUOVERE LA CRESCITA – DOMANDE FREQUENTI
EUROPA - PRESS RELEASES - Press release - UNA POLITICA UE DEI VISTI PIÙ INTELLIGENTE PER PROMUOVERE LA CRESCITA – DOMANDE FREQUENTI: EUROPA - PRESS RELEASES - Press release - UNA POLITICA UE DEI VISTI PIÙ INTELLIGENTE PER PROMUOVERE LA CRESCITA – DOMANDE FREQUENTI