Dopo mesi di interrogativi, il Governo pare finalmente muoversi in tema di finanziamenti per la creazione di impresa.
Dallo scorso 24 Aprile 2013, infatti, i principali incentivi disponibili in Italia per l'autoimpiego (a favore dei disoccupati) e l'autoimprenditorialità (a favore dei giovani) sono bloccati per esaurimento delle risorse.
Lo scorso 12 Dicembre 2013, tuttavia, il Consiglio dei Ministri ha approvato un "pacchetto sviluppo" (Destinazione Italia) formato da un decreto legge (operativo subito, a partire dalla pubblicazione - non ancora avvenuta - sulla Gazzetta Ufficiale) e da un disegno di legge collegato alla Legge di Stabilità (operativo solo una volta approvato dal Parlamento), prevedendo fra le altre misure la riforma degli incentivi per l'autoimprenditorialità.
Le nuove disposizioni riguarderanno, quindi, solo il Titolo I del suddetto decreto legislativo 185: quello, per intenderci, che fino ad ora era utilizzabile solo nel Sud Italia ed in alcune aree del Nord ricomprese nella Mappa degli aiuti di Stato 2007-2013 e/o considerate svantaggiate per il pendolarismo lavorativo (in Emilia-Romagna, ad esempio, i territori ammissibili si limitavano ad alcuni Comuni del ferrarese e ravennate e ad altri del piacentino).
La riforma non toccherebbe, quindi, almeno per ora, gli incentivi all'autoimpiego (Titolo II del decreto legislativo 185), che rimangono tal quali (utilizzabili in tutto il territorio nazionale), ma ancora bloccati.
In attesa della pubblicazione (imminente) del decreto legge approvato nell'ambito del pacchetto sviluppo Destinazione Italia, su cui proporrò tutti gli approfondimenti necessari dalle pagine di questo blog, mi limito ora, facendo riferimento all'articolo pubblicato ieri sul Sole 24 Ore a firma di Carmine Fotina, ad anticipare alcuni punti della riforma dell'autoimprenditorialità (Titolo I del decreto legislativo 185/2000) basati sulla lettura della relazione tecnica di accompagnamento al pacchetto sviluppo:
- le misure sull'autoimprenditorialità saranno applicabili su tutto il territorio nazionale!! (come detto sopra, finora erano utilizzabili solo nelle aree svantaggiate);
- sparisce il contributo a fondo perduto (finora era prevista una combinazione fra fondo perduto e finanziamento agevolato);
- si punta, di conseguenza, sull'offerta di mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di 8 anni, fino ad un valore massimo di 1,5 milioni a progetto e fino al 75% della spesa ammissibile;
- i beneficiari delle nuove misure sull'autoimprenditorialità saranno PMI a prevalente partecipazione di giovani (under 35) o di imprenditrici donne;
- si prevede di riattivare le misure già ad inizio 2014.
Per ulteriori informazioni, potete contattare Agevofacile
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