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giovedì 21 novembre 2013

DOSSIER - Decreto Valore Cultura convertito in Legge: sintesi e versione integrale (anche su slideshare)



Il decreto-legge 91/2013 (L. 112/2013) reca disposizioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento a Pompei e all'area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché disposizioni per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo, con particolare riferimento al tax credit per il cinema e per la musica, e alle fondazioni lirico-sinfoniche. Esso ha fatto seguito ad alcune prime misure adottate nella XVII legislatura con i D.L. 69/2013 (L. 98/2013) e 76/2013 (L. 99/2013).

Il Senato ha esaminato il decreto in prima lettura, apportando modifiche alle disposizioni originarie e inserendo nuovi contenuti. Alla Camera lo stesso è pervenuto il 26 settembre. L'esame si è concluso, con l'approvazione definitiva, il 3 ottobre 2013.
La legge di conversione (L. 112/2013), nonché il testo coordinato, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'8 ottobre 2013.

Di seguito sono sintetizzate le disposizioni del decreto convertito in legge.


Interventi di tutela e di valorizzazione di luoghi e beni culturali

Un primo intervento disposto dal D.L. 91/2013 riguarda le aree pompeiana e stabiese (art. 1), con l'istituzione dell’Unità “Grande Pompei” e l’approvazione di un piano strategico e di una Soprintendenza specifica. Si prevede, inoltre, l’elaborazione di un piano di sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borboniche.
Ulteriori interventi si concretizzano in autorizzazioni di spesa per lavori in diversi Musei sul territorio nazionale.

Lo schema di decreto per l'individuazione dei beni culturali che presentano gravi rischi di deterioramento è stato presentato, con riferimento all'utilizzo dei fondi disponibili per il 2013, il 5 novembre 2013 (Atto n. 37). La VII Commissione della Camera ha espresso parere favorevole il 19 novembre 2013.

E’, inoltre, previsto un programma straordinario per la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano (art. 2).
Varie disposizioni prevedono l’utilizzo di giovani: in particolare, nel piano strategico per lo sviluppo delle aree del sito Unesco di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché nelle due Soprintendenze, saranno impiegati i giovani per i quali l’art. 2, co. 5-bis, del D.L. 76/2013 (A.C. 1458 - L. 99/2013) ha istituito, per il 2014, il Fondo “Mille giovani per la cultura”.
Inoltre, il Ministero per i beni culturali (MIBACT) avvierà un concorso per selezionare altri 500 giovani da utilizzare nel programma straordinario per la digitalizzazione del patrimonio culturale.
Infine, il D.L. prevede la destinazione di immobili di proprietà dello Stato a studi di giovani artisti italiani e stranieri, per favorire il confronto culturale e la realizzazione di spazi di creazione di arte contemporanea (art. 6).
Durante l’esame al Senato, inoltre, è stato previsto il riconoscimento del valore storico e culturale del carnevale, nonché di altre antiche tradizioni popolari e di ingegno italiane (art. 4-ter).


Interventi per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo

Il D.L. 91/2013 rende permanente, dal 2014, il tax credit per il cinema introdotto con la L. 244/2007 e oggetto, poi, di varie proroghe. Durante l’esame parlamentare, il beneficio è stato esteso - dalla medesima data - anche ai produttori indipendenti di opere audiovisive (art. 8).
Inoltre, si prevede un credito d’imposta per le imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali, nonché – a seguito dell’esame parlamentare - per le imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, al fine di sostenere il mercato dei contenuti musicali e l'offerta di opere dell'ingegno e di promuovere lo sviluppo di artisti emergenti (art. 7).
Per lo spettacolo dal vivo, il D.L. prevede la rideterminazione dei criteri per l’erogazione dei contributi, con effetto dal 1° gennaio 2014. I criteri, da determinare con decreto ministeriale, devono tener conto dell’importanza culturale della produzione svolta, dei livelli quantitativi, degli indici di affluenza del pubblico e della regolarità gestionale (art. 9).
Un importante intervento è volto al risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche che versano in situazioni di difficoltà economico-patrimoniale. Esso fa seguito a quello disposto con l’art. 11, co. 17, del D.L. 76/2013 che ha autorizzato il MIBACT, per l’anno 2013, ad erogare tutte le somme residue a valere sul Fondo unico dello spettacolo (FUS), a favore delle fondazioni, allo scopo di fronteggiare lo stato di crisi del settore e di salvaguardare i lavoratori delle medesime.
In particolare, il D.L. prevede la nomina di un commissario straordinario del Governo, cui le fondazioni lirico-sinfoniche sono tenute a presentare un piano di risanamento, nonché la possibilità di concedere finanziamenti a valere su un Fondo di rotazione, appositamente istituito con una dotazione di 75 milioni di euro per il 2014, e anticipazioni finanziarie, già per il 2013, in favore delle fondazioni che versano in una situazione di carenza di liquidità tale da pregiudicarne anche la gestione ordinaria.


Interventi per assicurare risorse al sistema dei beni e delle attività culturali

Per garantire la regolare apertura al pubblico dei luoghi della cultura, il D.L. prevede la riassegnazione al MIBACT, a decorrere dal 2014, delle somme corrispondenti ai biglietti di ingresso relativi a luoghi della cultura statali (art. 3).
Inoltre, saranno semplificate le procedure per acquisire le donazioni private fino a 10.000 euro e saranno individuate forme di coinvolgimento dei privati nella valorizzazione e gestione dei beni culturali (art. 12).


Collegamenti utili:

Il decreto integrale, assieme alla presentazione sintetica pubblicata dal Governo, è anche disponibile sul profilo Slideshare di Agevofacile, oltre che di seguito:


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